venerdì 27 settembre 2013

plINritardo

Eh si Plin in ritardo... ho realizzato ieri di non aver ancora postato la ricetta per l'MTC di settembre nonostante l'abbia realizzata settimane fa!!! Ma fra la dieta (ARGH), mille concorsi e l'esame da avvocato che mi incalza sempre di più avevo completamente alienato il piccolo particolare che non basta FARE la ricetta ma bisogna anche postarla...
Comunque devo dire che la mia prima esperienza (la seconda, a dire il vero, ma la prima non la considererei..) con la pasta fresca è andata abbastanza bene. Prima di tutto terrei a precisare che non sono in mio possesso macchine stendipasta di alcun genere, nè manuale nè elettrico...... Quindi ho fatto una gran fatica col mattarello di legno!!!
Impastare e stendere, nonchè riempire e chiudere, sono state operazioni lunghe e faticose, e non ho invidiato per niente le nonne emiliane - o, nel caso, piemontesi, ma la classica nonna col mattarello è emiliana - che si facevano (e si fanno tutt'ora) questa trafila tutti i giorni.
Devo anche dire, però, che la pasta è venuta davvero bene. La consistenza era giusta, si tirava anche molto sottile senza rompersi, era molto elastica e gialla. Sono molto soddisfatta (merito della ricetta di Elisa). Invece per il ripieno ho ripensato a dei ravioli che avevo assaggiato in una trattoria della bassa padana, forse era già Piemonte, non ricordo, ma quei ravioli mangiati in un giorno di pioggia e nebbia, dopo una gara, con un bel rosso e una signorona in grembiule che li impiattava direttamente dal pentolone fumante, mi sono rimasti davvero nel cuore.
La ricetta è molto semplice, in realtà, e mi sembrava che si sposasse bene con il tema della sfida, la semplicità del sapore, la genuinità, il Piemonte (io sono lombarda, più o meno i sapori sono simili, quindi per me è stata una goduria starmene tutto il pomeriggio fra i vapori del bollito <3).
In pratica si tratta di un ripieno di bollito. Ho quindi fatto bollire in acqua fredda (si, lo so, ma volevo anche il brodo buono...) un pezzo di aletta e un pezzo di biancostato (sempre per il brodo), un paio di carote zucchine e cipolla. Un goccio d'olio, un pò di sale e pepe. Ho fatto bollire il tutto a fuoco lento per il tempo sufficiente ad appannare i vetri (peccato che nel pomeriggio ci fosse ancora la luce.. adoro quando fa buio alle quattro e fuori fa freddo e io sono in casa con una tazza di te e la prospettiva di bermi una tazza di brodo per cena!).
Dietro suggerimento della mamma (che rivendica l'idea, quindi devo scriverlo) ho aggiunto due mele sbuciate al bollito.
Cotta la carne ho estratto l'aletta dalla pentola, l'ho tagliata in piccoli pezzi e l'ho frullata per meno di 30 secondi insieme alla carota, alla cipolla e alla mela. E' venuta così un a specie di pasta da polpette che ho usato per riempire i plin (che ho chiuso usando il pizzico e la cosa mi ha emozionata un casino!!).
Come condimento ho usato un pò del brodo ristretto eun trito di carne e verdura (ma senza mela).
Ora, per quanto riguarda il gusto, devo dire che sono stata troppo fedele alle raccomandazioni della sfida, cioè che il condimento non coprisse il sapore del ripieno. E' vero, il mio ripieno era molto delicato, ma la mela dava quel tocco autunnale in più, proprio semplice, ma anche neutro, che avrebbe permesso di osare di più con il condimento. La consistenza, devo dire, è stata una vera soddisfazione! Non si sono aperti nè rotti etc etc! Durante la cottura (brevissima) si sono mantenuti belli e la pasta non risultava troppo spessa.
Purtroppo a questo giro Ciliegia non mi ha fatto compagnia. Deve essere migrata verso nuovi lidi. Ha lasciato i Ciliegini che però sono ancora un pò timidi e non si avvicinano quindi non hanno curiosato in cucina mentre l'odore di bollito si diffondeva per l'aere.
Come sempre partecipare alla sfida (anche se me la sono quasi lisciata) è divertente e stimolante! Ormai sia la mamma sia il fidanzato sono lanciatissimi nel darmi consigli e nel mangiarsi tutto quanto -.-
Purtroppo per me sono a dieta strettissima quindi spero vivamente che la prossima ricetta non sia un dolce!!!
Qualche foto per voi!










3 commenti:

  1. Il bollito nel ripieno lo usava anche mia nonna ed è perfettamente in linea con il tema della cucina contadina e povera, alla base di questo piatto.
    Non so se senza aver scritto nei dettagli la ricetta, la tua proposta potrà essere nell'elenco di quelle in concorso, ma è un'ottima versione ;)
    Se posso darti un consiglio, quando prepari i plin, la pasta non chiuderla dal lato corto, formando un raviolo alla volta, ma chiudila dal lato lungo, mettendo diversi mucchietti e formando più ravioli alla volta, anche perché il pizzicotto si crea proprio andando a togliere l'aria tra una pallina di ripieno e l'altra. Altrimenti se si pizzica tutta la pasta si creano delle specie di caramelle. ;)
    Grazie per la tua versione :)

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  2. probabilmente, mentre tu preparavi questi ravioli mio marito mi tirava giù dal mio letto di dolore per andare a mangiare il gran Bollito a Carrù. La più bollita di tutti ero io, quella sera, ma mi è bastato vedere il carrello per rianimarmi. E sorvolo su tutto il resto: ma in casa nostra, il bollito è una specie di religione.
    La ricetta è in concorso, perchè si capisce che hai usato la base di Elisa: lo dici anche espressamente, quando la ringrazi per averti permesso di tirare la sfoglia col mattarello. Io invece ringrazio te, ancora una volta, per continuare ad assicurarci questo tipo di partecipazione così "di sostanza", nei post e nella scelta delle ricette. La prossima volta che farai i ravioli (perchè ci sarà, conuna sfoglia del genere al primo tentativo si è sfogline dentro :-)) segui il consiglio di elisa: a parte la forma, ci impieghi un terzo del tempo! grazie ancora

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    1. Oddio che invidia.... Io ADORO il bue grasso di Carrù!!!! E il carrello dei bolliti suscita in me sensazioni ancestrali di gioia, pace e felicità.... Vi ringrazio sempre per i gentilissimi commenti, seguire la vostra avventura è sempre divertente e stimolante!!
      Nota sul raviolo: dalla foto non si capisce perchè lì ho tagliati "per il corto" ma prima li avevo chiusi "per il lungo" ;P

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